Poco piu’ di un mese fa scrissi un articolo su Napolitano dal titolo “Sette anni in Napolitano”. Nell’articolo spiegavo gli errori (alcuni, non tutti) di Napolitano durante il suo settennato.
I fatti di oggi, ovvero la ricandidatura di Napolitano al Quirinale da parte del PD con la condivisione di tutte le formazioni politiche, tranne M5S e SEL, non fa che rafforzare le parole scritte in quel pezzo.
Fino a poco tempo fa Napolitano dichiarava “Non mi convinceranno a restare” mentre oggi ha accettato la ricandidatura, diciamo che anche la coerenza non è tra le sue virtu’.
Cosa comporta la ricandidatura di Napolitano ? Berlusconi avrà al Colle un amico fidato, un Presidente capace di firmagli (immediatamente, senza rispedirle alle Camere) tutte le sue leggi ad personam. Un amico che potrebbe nominarlo Senatore a vita, concedergli l’amnistia in caso di condanna definitiva o altre diavolerie che noi umani non possiamo nemmeno immaginare.
Il prossimo Governo sarà l’ armata Brancaleone. Una sorta di Monti 2 la vendetta con dentro tutti tranne M5S e SEL che, di fatto, rappresenteranno l’opposizione. Chi potrà mai guidare l’armata ? Ovviamente Giuliano Amato o fac-simili. Cosa potrà mai fare questo governo ? Applicare il programma dei Saggi, ovvero un miscuglio tra il peggio del programma di Berlusconi (in questo caso non credo esista un meglio) e il peggio del programma del PD.
Ma l’articolo 85 delle Costituzione che dice? “Il Presidente della Repubblica è eletto per sette anni.” Non per 14, non per 21, non per 28… La durata del mandato serve proprio per evitare colpetti di Stato mascherati da scelte democratiche e condivise.
Sempre l’articolo 85: “Trenta giorni prima che scada il termine, il Presidente della Camera dei deputati convoca in seduta comune il Parlamento e i delegati regionali, per eleggere il NUOVO Presidente della Repubblica. “ Avete capito bene ? Il NUOVO Presidente della Repubblica mica il vecchio.
La Costituzione è talmente chiara sulla durata del mandato e sulla possibilità di un nuovo incarico alla stessa persona che tutte le procedure istituzionali prevedono che ci sia un passaggio di consegne tra vecchio e nuovo Presidente della Repubblica, mentre Napolitano, nei prossimi giorni, fara’ una sorta di auto-passaggio di consegne. La Costituzione è talmente chiara che nella storia repubblicana non era mai accaduto che il vecchio Presidente della Repubblica venisse rieletto.
Quei simpaticoni del Partito Democratico vanno in giro a parlare di cambiamento (e per questo dovrebbero essere denunciati per abuso della credulità popolare) e infatti andranno, come negli ultimi 20 anni, al governo con B e hanno votato al Colle il vecchio Presidente della Repubblica, un uomo che ha solo 88 anni e che rappresenta tutto meno che il cambiamento.
Devo ammettere che quando scrissi “Setta anni in Napolitano” commisi due errori: gli anni erano 14 mentre sarebbe stato piu’opportuno sostituire “Napolitano” in “Napolitanistan”.
Gio’ Chianta
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