Massimo Beggio – Il libro dei soffi, la via di guarigione del Maestro Inoue Muhen – 151 pagine Bellavite editore
Si dice che la vita è un soffio e per quanto questa affermazione possa sembrare un luogo comune, questo libro mette ben in luce quanto non lo sia e come, a volte, basti un soffio per lenire la sofferenza altrui. Negli anni Ottanta, un monaco gaipponese, Master Muhen, girava per l’Europa portando in vari paesi un metodo terapeutico di sua invenzione, il soffio appunto, che aveva il potere di guarire da molti malanni e, comunque, portare sollievo. Scopo della vita di questo uomo straordinario, che l’autore ha conosciuto e potuto seguire per diversi anni fino alla sua morte avvenuta nel 2000, era aiutare le persone che soffrivano. Il suo nome, Muhen, è monastico, perchè è nella tradizione buddista che il discepolo riceva dal proprio maestro un nome particolare che solitamente indica le caratteristiche peculiari di quella persona. Muhen significa “senza limiti” e, come ben descritto da Beggio, il monaco così era, girovago e senza particolari pesi, la sua vita è stata un cammino nella direzione dell’andare oltre. O, come espresso dallo stesso Muhen, in un disegno regalato proprio all’autore, “Bu-Ji: essere liberi da ansie e timori”.
Il libro parla della terapia, con tavole e indicazioni pratiche per apprenderla, in modo semplice e chiaro a tutti. Non è necessario essere terapisti, o addetti ai lavori per entrare nel cuore di quest’opera che traccia un ritratto del monaco giapponese, offre spunti di riflessione e insegna una semplice quanto efficace terapia. Nello spirito semplice espresso spesso da Muhen, ma arricchito delle conoscenze di Beggio che, oltre ad essere un terapista shiatsu da oltre 25 anni, dimostra una notevole conoscenza del buddismo e delle sue diverse correnti. In particolare vengono presi in esame alcuni testi di Dogen sullo Zazen, una pratica meditativa che Master Muhen consigliava a chi si rivolgeva a lui.
Il Libro dei soffi è diviso in tre parti: una prima che parla della terapia e della tecnica per poterla utilizzare, con qualche cenno personale dell’autore che continua a sperimentarla utilizzando zone e punti di agopuntura, una seconda che parla invece della filosofia e del sentimento religioso che caratterizzavano il monaco giapponese nel suo agire, con particolare riferimento alla corrente buddista del “grande carro” (alla quale Muhen sentiva di appartenere) e dello zazen con riferimenti specifici ai testi di Dogen. In questa sezione viene esaminato anche il significato del Sutra del Cuore che Muhen recitava a fine terapia e che a suo dire aveva un particolare potere di guarigione, intesa nel senso più ampio del termine. Infine, nella terza parte l’autore si sofferma sul concetto di Bu-Ji, dell’essere liberi da ansie e timori.
In generale c’è un tentativo ben riuscito di amalgamare diverse culture, non mancano infatti i riferimenti ai greci quanto ai nostri mistici. Perchè quando entriamo nel campo dell’energia, anche quella di un soffio, spesso scopriamo proprio ciò che ci rende simili, ciò che ci unisce. Come se fosse un filo che segue l’evoluzione dell’umanità.
Trovo la conclusione di Beggio e di questo libro di una bellezza sorprendente e di una semplicità altrettanto sorprendente, qualcosa da cui siamo forse troppo spesso distratti, per questo la riporto per esteso: “Della sua terapia trovo sempre nuove tracce, persone che lavorano con il soffio e che mi fanno ripensare a Muhen come a qualcuno che ha indicato una strada che altri riempiranno ancora con le loro esperienze. Mi viene anche da dire, prendendo a prestito dal buddismo, che non è poi così difficile trovare sul nostro cammino un buddha compassionevole che ci aiuti. E’ segno che il voto di Avalokitesvara, il grande Bodhisattva della compassione, si compie e si rinnova continuamente. Detta in modo più semplice significa che il bene non viene mai a mancare, è sempre intorno a noi e si manifesta per innumerevoli vie. Anche quanto i tempi sembrano tanto difficili. Per nostra fortuna.”
Bianca Folino
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