
Tra un anno e mezzo le discariche del Sud Italia saranno piene, mentre nel Nord restano ancora 4 o 5 anni per la saturazione.
In media tra tre anni nelle nostre discariche non ci sarà più posto per quel 21% di spazzatura domestica, su 30 milioni annui di tonnellate, che gli italiani vi riversano.
Lo ha rivelato lo studio di A2A ( servizio di igiene ambientale).
In base alle direttive dell’Unione europea, entro il 2035 bisognerà riciclare il 65% dei rifiuti e la discarica non deve superare il 10%.
Ma, per allinearsi con la media europea di uso della spazzatura come fonte di energia alternativa ai combustibili fossili, l’Italia dovrebbe usare altri 3,1 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, pari al 53% in più di oggi; cioè servirebbero circa 7 nuovi impianti di riutilizzo energetico con un investimento pari ai 2,5 miliardi di euro.
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