
Oggi Ezio Bosso avrebbe compiuto 50 anni. Il compositore è scomparso lo scorso 15 maggio 2020 in seguito all’aggravarsi di una malattia neurodegenerativa scoperta nel 2011. Era diventato popolarissimo quando nel 2016 fu invitato come ospite d’onore al Festival di Sanremo. Sul palco dell’Ariston Bosso eseguì Following a bird, composizione contenuta nell’album The 12th Room, che dopo quell’esibizione, applauditissima, finì subito in classifica. Spiegava come fosse stato difficile essere accettato nel mondo della musica classica e dei pregiudizi, “perché guardavano la malattia: è evidente, non è che posso negarlo”, diceva. Aveva combattuto il pregiudizio. Fin da bambino aveva lottato col fatto che un povero non può fare il direttore d’orchestra, perché il figlio di un operaio deve fare l’operaio, così era stato detto a suo padre. Era una persona molto speciale. Intelligentissima, sensibile, sapeva trasmettere la passione per la musica e per la vita. Aveva un entusiasmo contagioso. Bosso parlava davvero a tutti, ci faceva emozionare, arrivava dritto al cuore.