
Era nata a Nuoro il 27 settembre 1871, quinta di sette tra figli e figlie di una famiglia benestante. Dopo aver frequentato le scuole fino alla quarta elementare, Grazia Deledda proseguì gli studi con un precettore dal momento che al tempo, anche in Sardegna, le ragazze non frequentavano le scuole superiori. Di fatto la sua formazione, soprattutto letteraria, è stata da autodidatta. E’ l’unica scrittrice italiana ad aver ricevuto il Nobel per la letteratura.
Di sé scriveva:
“Io non sogno la gloria per un sentimento di vanità e di egoismo, ma perché amo intensamente il mio paese, e sogno di poter un giorno irradiare con un mite raggio le fosche ombrie dei nostri boschi, di poter un giorno narrare, intesa, la vita e le passioni del mio popolo, così diverso dagli altri così vilipeso e dimenticato e perciò più misero nella sua fiera e primitiva ignoranza.
Avrò tra poco vent’anni, a trenta voglio avere raggiunto il mio sogno radioso quale è quello di creare da me sola una letteratura completamente ed esclusivamente sarda”.
Un tumore al seno di cui soffriva da tempo la portò alla morte il 15 o 16 agosto (dipende dalle fonti) del 1936, quasi dieci anni dopo la vittoria del Nobel.