
A maggio la giovane mamma morì stritolata da un macchinario tessile in una ditta del Pratese.
Secondo quanto accertato dalle perizie tecniche disposte dalla magistratura, il blocco del cancello di sicurezza, avrebbe fruttato l’8% di produzione in più rispetto a un macchinario che avesse mantenuto integro il dispositivo anti infortunistico. Un guadagno di pochi euro per l’azienda, una trappola mortale per lei.
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