
Attivista per i diritti umani, pacifista e padre della mindfulness, la disciplina fondata sulla consapevolezza di sé: il monaco buddista vietnamita Thich Nhat Hanh è morto all’età di 95 anni. Fermo oppositore della guerra in Vietnam, una posizione che gli costò l’esilio dal suo Paese per grande parte della sua vita, Thich Nhat Hanh venne candidato da Martin Luther King al Nobel per la Pace. Lo definì: «Un apostolo della pace e della non violenza».
«La meditazione non è una fuga dalla società», spiegava nei suoi incontri. «Ma un ritorno a noi stessi per vedere cosa sta succedendo. Dopo aver visto, bisogna agire. Con la consapevolezza sappiamo cosa fare e cosa non fare per essere d’aiuto».