BERSANI E I FASCISTI DEL WEB


Polemiche per le parole del Segretario Pierluigi Bersani, che alla Festa Nazionale del PD a Reggio Emilia ha bollato come fascisti del web chi usa usa parole e insulti per descrivere l’ avversario e la sua politica. Che Bersani e il PD vengano attaccati ogni giorno non e’ certo una notizia, in quanto ormai attaccare il PD e i suoi dirigenti e’ forse lo sport nazionale, quasi alla stregua del calcio. Quello che stupisce e’ che il Segretario, persona corretta nei modi e nel parlare, si sia abbassato a certi termini di dialettica in quanto dare del fascista a qualcuno che non lo sia , equivale a mio parere ad un’ offesa gravissima. Ora permettetemi una mia personale riflessione …. Siamo davvero uno strano Paese , in cui quando un Presidente del Consiglio , al Parlamento Europeo dice del Kapo a chi lo critica noi lo difendiamo, in quanto l’ altro se l’ e’ poi alla fine cercata. In cui, quando un allenatore 60enne prende a pugni e sberle un suo giocatore 20enne per averlo insultato ha poi fatto bene, in quanto gli ha insegnato come ci si comporta coi piu’ grandi… niente da fare, noi italiani siamo fatti cosi’ !! Comunque, come ha giustamente detto Civati, certe parole Bersani se le poteva risparmiare : forse sarebbe stato molto piu’ adatto, visto il linguaggio da osteria che si usa oggi in politica e visto la provenienza emiliana del Segretario, un AVI RATT I MAROUN !! Riguardo alle parole del Fatto Quotidiano, che ha parlato di insulti verso chi la pensa diversamente, credo che una cosa vada sottolineata : Bersani non si rivolgeva con questo termine a chi la pensa in modo diverso da lui, altrimenti questa parola, fascista, sarebbe usata all’ interno del PD molto piu’ della parola compagno. Riguardo alla parola fascista….beh, credo che una domanda dovremmo porcela : cosa intendiamo per fascismo ? Tante cose ma soprattutto il non volersi confrontare, il reputare di aver sempre ragione e gli altri torto, il sentirsi superiore e gli altri inferiori, il sentirsi il bene e chi non la pensa come te il male, l’ essere al di sopra delle normali istituzioni democratiche, ecco cosa si intende per fascista. Altra domanda : chi e’ che da mesi usa termini tipo zombi, piduisti, massoni, collusi, ladri mentre il suo Movimento e’ quello delle persone oneste e perbene ? Chi parla di essere il vero nuovo della politica e gli altri cadaveri o morti di sonno ? Chi non accetta il confronto in quanto gli organi di informazione sono in mano ai partiti ? Chi usa frasi del tipo ” QUANDO SAREMO IN PARLAMENTO VI BUTTEREMO FUORI TUTTI ” ?? Quindi il Segretario Bersani non ha sbagliato nei termini usati ma solo nei modi, in quanto con certi personaggi non bisogna mai abbassarsi al loro livello.

GIANLUCA BELLENTANI

5 risposte a “BERSANI E I FASCISTI DEL WEB”

  1. Bersani non pronuncia mai la frase “fascisti del web”. Bersani dice: “nelle crisi ci può sempre essere la tentazione di vedere chi abbaia è più forte. e anche con forme che possono nascere da tutti i lati, ma finiscono sempre a destra.” “usano linguaggi fascisti. fascisti.” “via dalla rete. venite qua.” e ancora “si sta creando un linguaggio. chi sottovaluta questi dati di linguaggio deve leggersi un po’ di storia. andare a un certo anno: era il 1919. ok?”

    DAL BLOG DI CRISTIANA ALICATA PD

    I fascisti sul web? del web? nel web?

    Detto questo sul web ci sono dei fascisti. Come ci sono al bar e al mercato. E la matrice populista di stampo fascista in Italia e’ sempre incinta, sempre vigile, sempre sveglia. Fa tantissime vittime anche nelle menti intelligenti che nella disperazione a volte non possono che augurarsi che tutto venga distrutto senza lasciare nulla. Lo diceva il Duce del sistema partiti di allora.

    Come si disinnesca il fascismo?

    Lo possono fare i partiti attuando il ricambio. Senza caminetti che preparano la grande coalizione, senza leggi elettorali che sono solo assicurazioni di poltrone e non garantiscono nessun governo. Perche’ noi con UDC e PDL possiamo svendere due palazzi di stato, tagliare statali, togliere persino autoblu e scorte, ma certo non possiamo governare, perche’ abbiamo un’idea di Paese totalmente diversa da loro (dico bene, vero?).

    Perche’ pure a me ogni tanto, in questi giorni, mi sale una rabbia che mi fa pensare che forse e’ meglio fare piazza pulita di tutto visto che nulla sembra avere voglia di cambiare. Nemmeno un po’.

    CONFESSIONE DI UN FASCISTA DEL WEB (BLOG SIMPLICISSUM)
    http://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2012/08/26/confessioni-di-un-fascista-del-web/

    Finalmente lo hanno detto ufficialmente: la sinistra è solo forma e niente sostanza. E’ un involucro costruito di parole, di ritualità, di stilemi dentro il quale si cerca invano qualcosa. Mi riferisco ovviamente non alla sinistra come orientamento e pensiero, ma a quella “consumer” rappresentata dagli apparati del Pd e dal partitone di Repubblica, più gli annessi e connessi. Questa sinistra da supermercato trova a volte l’aspetto di bolla di sapone aerea e iridiscente che appena un soffio di realtà può far scoppiare, altre volte quella della confusa seriosità parolaia che Marx chiamerebbe espressione di un’alterità prodotta dalla classe dominante, altre ancora quella del pacco in autostrada.

    Di fatto la sinistra è solo forma. Sentiamo Mauro, direttore di Repubblica da quando la berta filava: “Il fatto è che l’onda anomala del berlusconismo ha spinto nella nostra metà del campo (che noi chiamiamo sinistra) forze, linguaggi, comportamenti e pulsioni che sono oggettivamente di destra” . Dunque non idee, non realtà, non fatti, non dialettiche politiche, ma linguaggi, pulsioni e atteggiamenti “oggettivi”. Eccola quella parola recuperata da un lontano passato, quell’oggettivo che era un must del linguaggio del Pci e anche della saggistica marxista: è l’unica cosa che è rimasta ed è applicata ad qualunque cosa sappia di critica. Non molto diverso da quanto dice il sottosegretario Bersani che alla festa del Pd si scaglia contro Grillo e non solo: “Faremo partire un messaggio molto chiaro da questa festa: nelle crisi si rischia di vedere chi abbaia più forte. Corrono sulla rete dei linguaggi del tipo: siete zombie, cadaveri ambulanti, sono linguaggi fascisti e a noi non ci impressionano. Vengano a dircelo. Via dalla rete, uscite dalla rete e venite qui a dircelo”.

    Oddio visto che Grillo non è stato invitato alla festa, al contrario di Sallusti, sembra una di quelle scene da turco napoletano in cui il guappo urla “tenetemi, tenetemi”. Ma naturalmente usare la parola zombie è fascista, mentre è di sinistra avere milioni di pensionati alla fame, fare a pezzi l’articolo 18, genuflettersi all’Ilva, baciare le macellerie montiane, distruggere il welfare, votare la cessione di sovranità verso istituti finanziari e no elettivo, fare l’inchino alle banche come il comandante Schettino lo faceva alle isole. E’ la sinistra allo specchio, il che consente a Mauro di dire che è di sinistra addossare la crisi ai ceti popolari e difendere senza se e senza ma gli “strumenti” di questa mattanza. Tutto questo naturalmente significa che anche il fascismo è forma, linguaggio, comportamento e non sostanza, altrimenti ci sarebbero delle belle sorprese.

    Siccome sono sempre molto critico verso questa sinistra della menzogna e ormai talmente berlusconiana dentro da averne interiorizzato la psicologia oltre che le tesi e le prassi, immagino che possa considerarmi un fascista del web, anche se francamente non oserei vedere tanta vita politica nel direttorio del Pd da chiamarli zombie. E poi sono vivissimi quando si tratta di difendere poltrone e rendite. Ma si sa che Grillo tende all’esagerazione e li manda affanculo invece di aprire un dibattito che è invece una cosa molto di sinistra. La nuova sinistra, quella voodoo.

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  2. x l’ amico Giulio = Lo sai benissimo che nn fai parte di questi ” fascisti del web ” x i toni che usi e per i pensieri che esprimi. Certamente il PD e non solo devono trovare nuova linfa e nuovo slancio e una vera idea di sx ma credo che bollare il PD come un partito colluso con la dx e usare certi linguaggi sia qualcosa di davvero sbagliato e che non porta a nulla di davvero costruttivo.

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    1. Io sono cosi moderato e pacato (dicono) che rispetto anche i fascisti (o almeno quelli che ragionano e non sono violenti) o perlomeno ascolto anche loro. Forse non mi piace giudicare senza conoscere le ragioni degli altri.
      No direi di non essere fascista.
      Per quanto riguarda il PD forse il problema e’ proprio quello che dici. Deve trovare nuova linfa e slancio e avere una vera idea di sx. Altrimenti il rischio e’ (forse anche a torto) di essere visto come parte del problema o del sistema. Io penso che dovrebbero terminare le ambiguità. Ok con la responsabilità, no agli avventurismi e tutto il resto. Ma un idea di alternativa bisogna porla…. e non solo a chiacchiere. Un esempio : la sicilia. Passi per Crocetta ottima persona ma imbarcarsi l’udc? come dice l’ Alicata (che e’ del pd) “Perche’ noi con UDC e PDL possiamo svendere due palazzi di stato, tagliare statali, togliere persino autoblu e scorte, ma certo non possiamo governare, perche’ abbiamo un’idea di Paese totalmente diversa da loro (dico bene, vero?).”

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  3. Aggiungo con le parole di simplicimmus …”Ma naturalmente usare la parola zombie è fascista, mentre è di sinistra avere milioni di pensionati alla fame, fare a pezzi l’articolo 18, genuflettersi all’Ilva, baciare le macellerie montiane, distruggere il welfare, votare la cessione di sovranità verso istituti finanziari e no elettivo, fare l’inchino alle banche come il comandante Schettino lo faceva alle isole”.
    Ecco un altro punto interessante. Nessuna accusa al PD. Ma io concordo sul fatto che una sinistra vera dovrebbe anche difendere i pensionati, i lavoratori, chi e’ vittima dell’inquinamento ambientale, il welfare. Proporre un economia solidale e non allinearsi al neoliberismo.

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  4. Condivido che questa sia la vera sfida che attende la sx del dopo Monti, quando il Paese sara’guidato da 1 Governo politico democraticamente eletto anziche’ da un Governo Tecnico, sia pur d’ emergenza..

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