“Quirinarie”, partiamo dal solo aspetto positivo: dei dieci nomi proposti da Grillo e Casaleggio 9 sono degni di tale carica e non è poco.
Detto questo, trovo assurdo che tra i dieci nomi del sondaggio ci sia anche Beppe Grillo, un conflitto di interesse in stile berlusconiano. Possono votare solo gli iscritti al MoVimento al 31 dicembre 2012: appena 48 mila su un elettorato di 8 milioni e 600 mila elettori: una cosuccia in famiglia.
Insomma, i padri padroni (letteralmente) del MoVimento non sono certamente la quintessenza della Democrazia: Grillo si autoproclama, sul proprio blog, candidato al Quirinale, fanno votare quattro gatti, i fedelissimi, giusto per evitare sorprese, se le cose non vanno come vogliono scatta l’attacco hacker ad orologeria, chi ha idee contrarie a quelle del Capo va “fuori dalle balle” e deputati e senatori sembrano dei robot manovrati a piacimento.
Mentre Grillo e Casaleggio giocano a fare gli pseudo democratici, dall’altra parte, in nome del maxi inciucio, vengono proposti nomi per il Quirinale non solo indegni di tale carica ma perfino incapaci di garantire il proprio regolamento condominiale, figuriamoci la Costituzione. Il PD, con le sue scelte scellerate, ha fatto di un nano (politicamente parlando) un gigante.
Gio’ Chianta
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