Terry De Nicolò e il suo discorso tipico da schiava


Di Faby (dal blog Comunicazione di Genere)

Venerdì sera su rai due al programma “L’ultima parola” è stata trasmessa una piccola (per fortuna) intervista fatta a Terry De Nicolò una delle escort dello scandalo Berlusconi.

Vi posto di seguito il video in modo che voi stessi possiate raggelare dinanzi alle sue deliranti parole.

 

 

Iniziamo con questa frase “La bellezza e’ un valore- lo dice anche Sgarbi- bisogna saperla vendere. Se sei racchia e fai schifo ti devi stare a casa” ,è  una di quelle frasi tipiche del fascio-maschilista che leggiamo un giorno si e l’altro pure  che se non appartieni a certi canoni estetici vali meno di zero, per non parlare poi il confermare questa sua disgustosa frase citando il pensiero di Sgarbi, pensando di aver nominato la teoria di un grande saggio, quando sappiamo benissimo che è solo un urlante fenomeno da baraccone.

Tutto quello che questa donna dice, non è altro che il frutto dell’animalesca società in cui viviamo.

Non si tratta di bacchettonismo o moralità, le prostitute sono sempre esistite e sicuramente di noi donne che si occupiamo della parità di genere non si devono guardare le spalle, siamo le uniche che abbiamo cercato di far capire alla gente che le ha sempre e unicamente etichettate “troie”  che ognuna è libera di fare quello che vuole e se vogliono prostituirsi sono fatti loro, siamo le uniche che abbiamo sempre detto che la colpa non è la loro ma del signorotto al governo – o di chi come lui – che paga le prestazioni sessuali con poltrone in politica, parti in fiction o ruoli sculettanti nei vari “grande fratello” “colorado cafè” o “pupa e secchione” o qualsiasi roba che quell’ammasso di melma di mediaset ci propina.

Non voglio scagliarmi contro questa donna, sarebbe troppo facile e scontato farlo, ma vorrei semplicemente comunicare a questa persona che unicamente sul corpo non bisogna puntare mai, che chi ti “compra” non è una persona gentile e generosa ma è una persona squallida, sola e priva di dignità, per  quella gente che compra le donne lei non vale più di uno di quei ciondoletti che tanto orgogliosa sfoggia sotto la tua collanina – non di Dodo ovviamente perchè detto da lei solo le pezzenti  lo possono portare- dal momento che il cervello tornerà nuovamente a fare la sua funzione principale ovvero ragionare, e quindi inizierà ad essere scomoda, il carissimo anziano generoso e la sua manica di giornali lacchè avranno solo e unicamente quete parole per lei o chi come lei : “è una pazza, è molto malata dovrebbe curarsi” (lo hanno fatto già con Sara Tommasi e Nadia Macrì) è tipico dei despoti o degli uomini maschilisti intitolare le donne che parlano e/o si ribellano “pazze o esaurite” .

 Altra frase che ci fa subito notare quanto questa donna sia priva di ragionamenti suoi e di informazioni reali è questa :“in questo Paese c’è un’idea troppo moralista, è questo quello che mi fa incazzare , l’idea moralista della sinistra” , allora sicuramente ora  farò cadere un mito alla signora De Nicolò, ma coloro che fanno i moralisti e i bacchettoni sono proprio i suoi frequentatori abituali, si proprio coloro che poi vanno a braccetto col Vaticano (che peraltro proprio lei ha criticato) dove una come lei viene considerata solo una squallida prostituta, quelli che vanno con lei di nascosto ma poi la domenica vanno in Chiesa con la mano sopra la testa del nipotino, quelli che fanno le guest star nelle “feste della famiglia” e poi la sera si riempiono le case di prostitute-geishe, quegli uomini orribili che quelle come lei le sfruttano, umiliano e nascondono a chiunque di andare con quelle come lei,  il finto moralismo se lo aspetti solo da loro.

Ultima cosa importante e da non tralasciare di questa intervista molto educativa e poco farneticante (ovviamente sono ironica) è la parola “Invidia” si perché lei dice che in realtà sia tutta invidia di chi parla, quindi invidia degli uomini che vorrebbero essere un Berlusconi (ovvero un anziano signore sofferente e malato che non accetta la sua età e paga per avere sesso) e invidia delle donne a non poter ambire al suo posto da escort (?)…lasciamo che i fatti si commentino da soli.

E’ molto triste vedere una donna che si riduce in questa maniera e che crede fermamente che lei sia furba e le altre che non “sfruttano la loro bellezza” siano delle sfigate poco furbe o semplicemente racchie, è così triste vedere quanto sia schiava questa persona da non avere più nemmeno un minimo di lucidità per analizzare le situazioni e vedere da che parte sta il marcio, perché infondo lei del marcio se ne frega, lei è contentissima di sguazzare nel marcio, anzi dalle sue parole quasi invita e incita le donne piacenti a vendersi , infondo il suo sultano sono vent’anni che diffonde questa teoria con le sue reti televisive : le piacenti a prostituirsi, sculettare e spogliarsi le racchie a ramazzare e sfrittellare in casa.

Non venitemi a dire “Beh da una prostituta che parole ti aspettavi!?” perché non è assolutamente così,  fare la prostituta non implica il giocarsi totalmente l’integrità intellettuale  che una persona dovrebbe disporre, un tempo c’erano le bocca di rosa (ricordiamo anche l’omonimo e significativo pezzo di De Andrè che descrive proprio perfettamente la moralità e il bacchettonismo della gente), donne ai margini della società, additate e insultate da chiunque ma con un grande coraggio e carattere, ora ci sono le escort questa società maschilista ci ha rovinato anche le sex-worker, le ha fatte diventare delle schiave, senza scrupoli e soprattutto senza carattere e pensieri personali.

Vorrei terminare questo pezzo con una frase tratta dal “tipico discorso dello schiavo” di Silvano Agosti che con l’atteggiamento di questa donna si addice molto :

“…Il vero schiavo difende il padrone, mica lo combatte. Perché lo schiavo non è tanto quello che ha la catena al piede quanto quello che non è più capace di immaginarsi la libertà” .

 Mi dispiace  cara Signora De Nicolò il risveglio per lei sarà molto duro, solo allora si accorgerà della sua schiavitù, che la bellezza e le donne -e gli esseri umani in generale- non si comprano e non si usano come merce di scambio per sporchi e loschi giri di affari.

Faby

fonte : http://comunicazionedigenere.wordpress.com/2011/09/18/terry-de-nicolo-e-il-suo-discorso-tipico-da-schiava-3/

9 risposte a “Terry De Nicolò e il suo discorso tipico da schiava”

  1. tutto giusto e tutto vero, tuttavia, senza tirare in ballo le prostitute, è vero anche che, a parità d’intelligenza, una donna bella sarà sempre preferita a una racchia ….

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    1. Non mi sembra che hai capito il senso dell’articolo. Dici che e’ tutto giusto e vero e poi te ne esci che un uomo preferisce la bella alla racchia…ma non si discuteva di questo. Rifletti sulla frase finale “la bellezza e le donne -e gli esseri umani in generale- non si comprano e non si usano come merce di scambio per sporchi e loschi giri di affari.”. E sulla schiavitu’ .. “…Il vero schiavo difende il padrone, mica lo combatte. Perché lo schiavo non è tanto quello che ha la catena al piede quanto quello che non è più capace di immaginarsi la libertà” .

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  2. Io dico solo che un uomo e anche una donna nel momento di valutare delle offerte di lavoro femminili, a parità di competenze, sceglie normalmente le candidate di più bello aspetto, La bellezza, specie per un popolo di cultori del bello come lo sono gli italiani, è un formidabile valore aggiunto,

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    1. La bellezza spesso e’ anche soggettiva. Potrebbe essere che una donna che io ritengo bella te la ritieni brutta ma poi ovviamente se non sai fare il lavoro alla fine poco conta. Per chi parla sempre di meritocrazia dovrebbe riflettere sul fatto che mandare avanti persone incompetenti sul lavoro (figurati poi in politica) che l’unico pregio che hanno e’ vendersi non e’ una cosa bella. E comunque per me la dignità e il rispetto di se stesso vale sopra ogni cosa.

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    2. Caro Giuseppe sappi che a volte la bellezza è un’arma a doppio taglio e sarà pure che gli italiani sono un popolo di cultori del bello, ma sono anche pieni di retaggi e schemi mentali quindi molte volte una ragazza bella si porta dietro molti pregiudizi e diffidenze.
      Ringrazio Giulio che al posto mio ti ha suggerito di rileggere attentamente quelle due frasi…effettivamente la bellezza e quello che hai detto tu non c’entrano molto con il pezzo!

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  3. hai ragione, avrei dovuto dire: “… a parità di competenze, sceglie normalmente le candidate che ritiene di più bello aspetto”.

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  4. La bellezza è un concetto che fin dall’antica grecia i filosofi tentano di definire, non è una banalità. Se poi ora in Italia, anche una ragazza considerata bella deve affrontare pregiudizi e diffidenze, immaginarsi le ironie egli apprezzamenti che devono affrontare quelle considerate bruttine, seppure simpatiche e di compagnia. Non arrampichiamoci sugli specchi, la bellezza, quale che sia la sua definizione, a parità di altri fattori, è sempre un valore aggiunto.

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  5. La bellezza, si sa, è un bene che sfiorisce con l’età ed quindi naturale che chi ritenga di possiedere solo questa qualità per promuovere la propria persona tenti di sfruttarla finchè è giovane e di prorogarla con tutti i mezzi. Le ragazze descritte nell’articolo o sono delle arrampicatrici sociali disposte a tutto o mancano di autostima e puntano solo sulla bellezza, pensando di non avere altre qualità.

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    1. Il problema non sono loro, ognuna è libera di fare ciò che meglio crede della sua vita e del suo corpo, il problema è un altro…ma mi pare che 9 italiani su 10 ancora non l’abbiano capito! Ripeto e ti porto la mia testimonianza in prima persona : la bellezza a volte (anzi spesso) è un’arma a doppio taglio!

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